Ridestarsi, nell’azione pura e solare. Intervista a Fons Perennis

Feb 7, 2024

Tempo di lettura: 4 min.

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I romani ci insegnano che i nostri antichi, i majores, ponevano l’intera religione non nella fede, come oggi comunemente intesa, bensì nell’esperienza (“majores enim expugnando religionem, totum in experentia collocabunt”). Non un approccio intellettuale, quindi, ma una vera e propria esperienza, da vivere in toto. A questo scopo, verso tale fine, ecco dunque Fons Perennis.

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Diteci: perché nasce Fons Perennis? Come opera?

Fons Perennis è un’associazione culturale fondata oltre vent’anni fa, focalizzata sullo studio della Tradizione, romana ed indoeuropea in particolare, ma anche di tutte quelle civiltà che presentano caratteristiche comuni alla nostra (il Giappone, in tal senso, è il miglior esempio). Durante il corso dei mesi, organizziamo varie conferenze per spiegare la nostra visione del mondo e orientare, in particolar modo la gioventù, verso i principi della nostra civiltà. Ogni settimana, inoltre, teniamo incontri dedicati a gruppi di studio su tematiche specifiche. Degno di menzione è anche il nostro calendario, che stampiamo ogni anno, dove sono indicati i solstizi, gli equinozi, e le altre date cardine che ogni membro celebra, in linea con il paganesimo che costituisce il nostro orientamento spirituale.

Una stella nel buio della volgarità del nostro tempo, dunque. Quali linee di vetta regolano il suo agire?

Significativamente, Fons Perennis ha come simbolo e animale totemico la civetta, personificazione della saggezza, ed espressione della capacità di vedere nel buio, di cacciarvi addirittura, e di operare quel sacrificio che ci consente di superare le parti peggiori del nostro essere. Insieme a questo fondamentale, miriamo alla distruzione del piccolo ego borghese. In tal senso, si può riscontrare un parallelo nel sistema romano delle funzioni, in cui la persona contava ben poco e il bene della comunità era sempre preordinato al bene del singolo. Queste, comunque, le nostre linee guida: amare la Patria, ricollegarsi alle origini, ai geni della nostra civiltà, sovraodinando tutto ciò a quanto appaia riconducibile al piano materiale. Di conseguenza, siamo sempre pronti a donare la vita, anche perché, se non è intrisa di sacro, la vita, in fondo, perde senso.

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Il progetto TerraForte è senz’altro fra i più affascinanti del vostro ricco carnet. Volete spiegarci come si origina e concretamente si configura?

Certo. Con TerraForte, ci siamo proposti di acquistare, per la nostra comunità umana, politica e spirituale, un casale nell’agro romano, dove creare una vera e propria cittadella in cui radicarsi. Sarà uno spazio nostro, per sempre, ispirato a principi di libertà e giustizia. Un luogo dove creare la nostra Casa d’Europa, aperta a tutte le comunità europee che si riconoscono nella nostra visione del mondo, dove tenere conferenze, fare formazione, pianificare campi nazionali e altro ancora. Ciò conterà varie diramazioni: una palestra del corpo, dove esercitarsi con istruttori qualificati, una dello spirito, per la pratica della meditazione, Casa d’Europa, dove i giovani europei possano incontrarsi e confrontarsi per riscoprire valori e identità comuni, ArcheOrto, per coltivare secondo Natura e tornare alle radici, Casa AGIRE, dedicata ai bambini e ai più giovani in crescita.  All’interno della Cittadella, poi, verranno creati una serie di spazi da mettere a disposizione di chi vorrà condividere con noi questa battaglia: un rostro, dove pernottare, sale per poter apprendere e condividere arti e mestieri, una biblioteca. Tornando, infine, a TerraForte, siamo già in produzione con un ottimo Chardonnay, olio d’oliva biologico, farina di grani antichi, olio di iperico, liquori alle erbe, creazione di oggetti artigianali e tanti altri prodotti. Cos’è, dunque, TerraForte? È punto di inizio da cui ripartire, insieme, alla conquista del mondo. Roma e la Grecia sono state per secoli il faro che ha illuminato l’Europa, ma noi non possiamo limitarci a guardare indietro a quel che è stato; piuttosto, restiamo pronti per riprenderci tutti gli spazi che ci hanno negato!

Chi siamo - Fons Perennis

“Fons Perennis Vince!”, questo il vostro motto. Per l’uomo centrato, ciò è più che sufficiente. Come mirare alla bellezza, come vivere il fato, come tendere alla Vittoria, in un’epoca che ottusamente vi, ci nega? 

Ciò che più castra le aspirazioni degli uomini è un’eterna insoddisfazione intorno ai mezzi che il destino avrebbe loro fornito per superare gli ostacoli che la vita presenta. Da una simile tristezza interiore, un continuo riaffiorare dalla mente degli inferi demoni della sconfitta, della disperazione e della rinuncia ad agire con viva energia. Occorre pertanto invertire il ciclo, richiamando a Sé le divinità di Vittoria, Fortuna e Fortitudo, affinché con la loro presenza dileguino i demoni che già banchettavano su carcasse di uomini, vinti ancor prima di combattere. Fons Perennis non ama le torri d’avorio; anzi, intende scardinare la comoda abitudine a ritirarcisi. La propensione ad attendere non appartiene all’Uomo le cui virtù Fons Perennis coltiva. Uomini, comunità e stati interi hanno il dovere di ridestarsi e ridestare con feroce volontà il mondo che vibra intorno ad essi. In tal senso, non può esistere se non un unico fronte: il fronte dell’Essere. È l’Azione pura che deve essere esercitata, non mossa da effimere emozioni, bensì dal “senso del giusto mezzo”. Europa è la nostra origine comune, seppur con aspetti di diversità, consolidatesi nel tempo. Europa è Identità da recuperare e far vivere. Europa, per noi, non è morta, e il fuoco non è spento, ma arde, arde nei nostri cuori, pronto, oggi più che mai, ad accendere nuove speranze.

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