Da esperimento generato dall’intuizione di un “manipolo di fratelli” e sviluppatosi in un periodo estremamente problematico per la Nazione a realtà mediatica schiettamente identitaria, dinamica e vivace, solida e concreta, in continua e galoppante crescita: questo – sinora – il percorso di Radio KulturaEuropa. Un’evoluzione di tutto rispetto, per un progetto germogliato mese dopo mese, rubrica dopo rubrica, puntata dopo puntata, con l’Europa, Heimat perenne, come unico ed insostituibile faro. Scopriamo insieme passato, presente, e soprattutto futuro di questa giovanissima, ma già matura, radio d’assalto.
Come nasce il progetto KulturaEuropa? Quali sono le esigenze che lo caratterizzano?
Il progetto che ruota intorno a KulturaEuropa nasce in modo completamente autonomo nel febbraio 2020, alla vigilia della pandemia.
L’esigenza fondamentale era quella di dare voce ad un mosaico di diverse esperienze individuali che avevano percorso – non necessariamente insieme – un lungo tratto di militanza politica e culturale, e di fornire un contributo metapolitico basato sulla competenza e sull’approfondimento delle piu’ importanti tematiche, con una particolare attenzione al panorama europeo ed internazionale.
In tale ottica, come nasce – e cresce – l’idea di una “web radio non conforme”?
Nel febbraio 2021 – circa un anno dopo – si decide il grande passo: dalla produzione di podcast si passa al varo di una vera e propria web radio, quella che oggi è Radio KulturaEuropa.
La linfa per il positivo sviluppo della Radio va individuata sicuramente nella partecipazione di diverse realtà militanti affini, le quali curano proprie rubriche radiofoniche e partecipano al Comitato di redazione; insieme, queste hanno addotto il necessario collegamento con la vita militante sul territorio, e con esse la Radio non ha mai smesso di dialogare, promuovendone le iniziative all’interno – comunque – di una linea autonoma.
Autonomia ideale e radicamento militante, dunque: queste le parole d’ordine del progetto KulturaEuropa?
Senz’altro. Coordinarci con le varie realtà amiche ci ha consentito di non cadere nella tentazione di un atteggiamento “distaccato” o disincantato” rispetto a cio’che si muove nel panorama politico attuale, pur avendo la Radio una sua propria linea, libera e indipendente, in particolare rispetto al concetto di autonomia europea, che ne connota l’identita’ e la premessa teorica.
La novita’ – se possimo dirlo – di Radio KulturaEuropa è stata proprio questa: aver inaugurato una nuova prassi progettuale ed operativa aperta e fluida, autonoma nelle forme e nei contenuti, non subordinata ad alcun Partito o gruppo.
Quali temi Radio KulturaEuropa ha esplorato nel suo cammino?
I più vari: dalla politica internazionale a tutto tondo, all’attualità politica nazionale, al cinema, alla letteratura, allo sport, al rapporto tra Tecnica e Politica – fulcro centrale di diverse trasmissioni animate dai giovani di Prometheica – sino al conflitto capitale/lavoro, alla questione statale, al sovranismo e ai suoi limiti interpretativi, alla crisi della delega e del sistema di rappresentanza.
La poliedricità delle aree di interesse affrontate in poco più di un anno e mezzo di attività rappresenta forse il miglior testimone della chiarezza dei nostri intenti.
A che punto siamo, dunque? Dove va Radio KulturaEuropa? Cosa si aspetta da sé stessa, e da quanti vorranno avvicinarvisi?
Il nostro è stato un lavoro che potremmo definire “da minatori”, alla costante ricerca di materiali preziosi ad accompagnarci verso le sfide future.
Questo lavoro ha avuto un suo primo riscontro trasversale nella conferenza online del 2 Giugno 2022 (tuttora disponibile sul canale YouTube di KulturaEuropa), conferenza dal titolo “Europa, Accelerazione, Potenza”, nel corso della quale si sono avvicendati relatori espressione di diverse realta’ metapolitiche e militanti che hanno tracciato linee teoriche ed operative sul come uscire dall’attuale stagnazione del pensiero, ed ipotesi per un’egemonia culturale, premessa necessaria per ogni ipotesi di contropotere.
Chiunque desideri collaborare con il progetto di KulturaEuropa e della Radio è il benvenuto, come benvenuto sarà ogni apporto: dalla redazione di articoli da pubblicare sul sito, alla curatela di una rubrica sino al cimentarsi come speaker in radio, non dimenticando la manutenzione e l’aggiornamento dei mezzi di comunicazione informatici di cui ci siamo dotati, al fine di potenziarne l’efficacia divulgativa. Ogni contributo sarà valorizzato a dovere, con lo sguardo invariabilmente volto ad un unico obbiettivo: l’Europa, forte e libera.
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