Negli ultimi tempi, giustamente, si è tanto parlato tanto delle guerra in Ucraina e in Palestina. Ma ci sono altri due scenari da tenere sotto stretta sorveglianza e che hanno il potenziale di sovvertire ulteriormente l’ordine mondiale. Stiamo parlando della possibile invasione etiope in Eritrea e della possibile invasione Venezuelana in Guyana.
Nel primo caso, l’Etiopia non ha mai nascosto di voler annettere l’Eritrea per avere uno sbocco sul Mar Rosso, importante punto strategico per accedere al canale di Suez (centro nevralgico, bramato da tutte le principali potenze europee nello scorso secolo a causa delle rotte commerciali); se l’Etiopia dovesse annettere l’Eritrea – infatti – non solo diventerebbe la principale potenza regionale del corno d’Africa, ma avrebbe anche il potenziale per battere cassa sulle rotte commerciali.
E ora passiamo al Venezuela, secondo paese al mondo per giacimenti petroliferi: se annettesse l’Essequibo, vedrebbe un incremento delle proprie risorse petrolifere (strappando un importante punto nevralgico per il rifornimento dei paesi adiacenti ed esterni al continente sud americano). Ricordiamo, in tal senso, che il Venezuela è un nemico degli Stati Uniti e vederlo allargarsi in termini territorio e di risorse petrolifere – senza dubbio – non lascerebbe lo Zio Sam tranquillo.
Le due guerre di Palestina e Ucraina stanno mettendo a dura prova la capacità degli Stati Uniti di sostenere due alleati contemporaneamente e soprattutto di farsi rispettare e di ergersi a principale mediatore internazionale. L’Etiopia e il Venezuela sono spalleggiate dai Brics, principalmente da Cina e Russia. Se queste invasioni dovessero avverarsi, dunque, sarebbe un’ulteriore conferma della tesi della decadenza del mondo americano, così come lo abbiamo conosciuto finora. Il tempo ci darà le risposte che cerchiamo…