“Fosse anche la mia morte, purché l’Italia viva”: Margherita Audisio, martire del SAF

Dic 20, 2023

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“Non bestemmiare il Suo nome. Fai bestemmia in cuor tuo se non ti commuovi per il Suo passato, se non vivi il dolore del presente, se non speri con fede incrollabile nel futuro. Non bestemmiare la Patria rinnegando o dimenticando l’opera di chi ci ha preceduto, misconoscendo o tacendo il sacrificio di chi l’ha amata sino a morirne nel suo nome. Non bestemmiarlo col tollerare che altri la bestemmi, col considerare tuo amico chi la rinnega o la tradisce”.

Lealtà e rispetto per ciò in cui si crede e quindi si vive: sono questi i valori trasmessi dal secondo punto del decalogo delle Ausiliarie. Valori che una sedicenne bionda e dagli occhi azzurri, descritta come una ragazza intelligente e molto dolce, portò a testa alta fino al suo ultimo respiro. Questa ragazza è Margherita Audisio.

Servizio Ausiliario Femminile - Wikipedia

Il suo senso di appartenenza l’aveva accompagnata sin dalla nascita, essendo cresciuta in una famiglia di patrioti. Suo fratello Antonio, non a caso, si era arruolato nel battaglione LUPO della Decima Mas. Uno spirito patriottico che si può ben riscontrare, del resto, nella lettera scritta dalla giovane ausiliaria – prima che venisse fucilata – alla sorella. La missiva, scritta il 26 aprile 1945, aveva riportato il simbolo della fiamma. Verrà fucilata a Torino pochi giorni dopo…

Carissima Luciana, fra pochi minuti sarò fucilata. Una consolazione devo darti: fucilazione al petto e non alla schiena. Raggiungo papalino in paradiso, perché mi sono confessata e comunicata, e con lui vi proteggerò tutti. Tu sai che sono sempre stata una pura della mia fede: in essa ho sempre creduto, credo ancora e sono contenta di morire. Consola la mamma. Perdono a tutti. Non piangete. Evviva l’Italia! Ti bacio. Tua sorella.

Colorization] The training of the SAF (Servizio Ausiliario Femminile/Female Auxiliary Service) a women volunteer corps of the Italian Social Republic. Venice Lido, June 1944 [980x735] : r/HistoryPorn

Alla madre, invece, aveva dedicato queste splendide parole:

Fosse anche la mia morte, purché l’Italia viva

Io vivo per la Patria e per la Patria ho giurato la morte. Tutti i pensieri, le passioni di adolescente, di giovane ventenne non mi hanno fatto volger gli occhi, non mi hanno vinto.
Io sento le pupille sbarrate all’orizzonte lontano e nebuloso: là e la Patria.
Madre delle mie carni, mi comprendi? Quindi non piangerai, madre terrena, madre del pianto!
Tu che nel mondo seminasti lacrime, che vivi di lacrime, non piangerai!
Questo è per me l’unico tormento l’unico dubbio che qui in terra lascio.
L’altra mia angoscia, per la Madre grande si placherà quando sulla nuda terra il corpo si troverà, rigido nella morte.
È la mia sorte Ma una cosa voglio ancora dire: Patria mia, il nostro sacrificio non sarà vano.
E Iddio dall’alto ti proteggerà, mentre i morti ti guideranno.
Italia credo sempre in Te: risorgerai!
Fratelli miei di fede, questo è il mio credo
“Chi muore per la Patria, vissuto è assai!”
Perciò non piangete. Pensate che quando si è dato tutto alla patria, non si è dato abbastanza.

Questa era Margherita Audisio, un’italiana “partita per l’onore con un sogno in fondo al cuore” che – sacrificando la sua vita per ciò in cui credeva – ha dimostrato di essere “donna fino in fondo e madre del futuro”.

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