Per affermarsi, il cosiddetto “pensiero unico” ha bisogno di costruire un nuovo modello antropologico, resettando il precedente e sostituendolo con l’abisso sradicante della mentalità fluida, intersettoriale e cosmopolita. Il primo bersaglio, per ovvi motivi, è l’infanzia: proprio partendo da lì, infatti, si applica quel ribaltamento del reale che può permettere, con un salto generazionale, di rendere accettabile ciò che un tempo sarebbe stato respinto in modo preventivo. Non è un’affermazione complottista, ma una semplice constatazione di fatto: i programmi didattici di molte Nazioni occidentali, negli ultimi dieci anni, ha subìto uno stravolgimento per nulla casuale, che spesso si è accompagnato ad una martellante propaganda mainstream fatta di stereotipi “woke”, “abbattimento delle diversità” e imposizioni “politicamente corrette”. Il risultato è devastante: dai cartoni animati “inclusivi” alle fiabe gender, passando per il tempo libero e per il linguaggio, i bambini sono sottoposti ad una riprogrammazione strutturale che vuole allevarli secondo i dettami della società liquida e “aperta”. E sebbene possa far sorridere il fatto che si facciano partorire i cavalieri o che si rappresentino i vichinghi come dei cacciatori del centro-Africa, l’argomento è molto delicato e deve essere affrontato con la dovuta serietà.
Anche per questo, un anno fa, Passaggio al Bosco Edizioni ha scelto di passare al contrattacco e lanciare la collana “Fondamenta”: un progetto dedicato alla letteratura per ragazzi, alla riscoperta delle antiche fiabe, ai testi illustrati e alle graphic novel dedicate all’infanzia. Nata sulla scorta delle migliori sinergie dell’editoria non conforme – grazie allo straordinario contributo dell’Institut Iliade – questa collana si pone l’obiettivo di riscoprire il mito, educare alla verticalità e incentivare una sana crescita della persona, riportando alla luce quelle figure, quelle imprese, quelle storie che hanno accompagnato – per secoli – le più audaci suggestioni della nostra stirpe. Cose che un tempo sarebbero state ovvie, ma che oggi appaiono quasi rivoluzionarie: suscitare – nei giovanissimi – l’interesse per il millenario retaggio della Civiltà europea, attingendo agli esempi degli antenati e al vasto pantheon della mitologia antica. In poche parole: custodire le radici, per respingere la pericolosa manipolazione messa in atto dalla “ideologia del medesimo”.
Le prime due pubblicazioni, illustrate e dal prezzo accessibile (12 euro), sono già nelle librerie, mentre la terza è in arrivo. La prima, che ha aperto le danze, è stata quella dedicata ad “Atena: la Dea dai mille volti”. Un libro eccezionale, illustrato dal graphic designer Gallic e accompagnato dalla narrazione di Gudrun Guillaume: un ritratto nitido e coinvolgente – consigliato a partire dai 5 anni di età – di una delle più famose dee del mondo ellenico, la cui storia è raccontata – pagina dopo pagina – attraverso la sua nascita straordinaria, la sua amicizia con Pallade, la fondazione di Atene e l’incontro con Aracne la tessitrice. Un contributo fuori dagli schemi del volgo contemporaneo, ma perfettamente inserito nel solco della nostra Tradizione: dalla tensione verso l’alto ai princìpi eterni che muovevano i nostri popoli, passando per la quotidiana rappresentazione di un mondo che univa senso di appartenenza e mistica del sacrificio, Polis e agorà, identità e confronto con l’altro da sé, guerra e amore. Tra lance, scudi, templi e spade, i protagonisti intecciano le loro vicende mitiche e terrene, compenetrando la natura e vivendo la Comunità: una lezione importante, capace di risvegliare elementi sopìti e dare una drittura. Perché i bambini non siano vasi da riempire, ma fuochi da accendere.
Segue “Alessandro il grande” – dedicato alla figura del condottiero macedone, ritratto nella sua infanzia – che ripercorre i primi passi di uno dei pilastri della nostra storia: una piacevole incursione nei dettagli di un’epoca lontana e al tempo stesso eterna, che parla ai giovanissimi attraverso la sua profonda capacità di stupire.
“Figlio del Sole”, infine, sarà il terzo lavoro di “Fondamenta”: proveniente dagli Stati Uniti e dedicato al rapporto tra padre e figlio, in mezzo ad una natura straordinaria, sarà presto disponibile nel catalogo di Passaggio al Bosco. Tre titoli diversi e complementari, dunque, tra storia e identità, mito e sogno, realtà e immaginazione: una narrativa nuova, fuori dagli schemi, che vuole farsi stile di vita.
