L’aggressione mediatica contro le forze politiche che si oppongono allo strapotere progressista non conosce sosta e soprattutto non provoca una giusta reazione. Il motivo del continuo subire gli attacchi bugiardi dei media asserviti alla Sinistra turbo-liberista viene dal passato, dall’essere dalla parte degli sconfitti, i figli e i nipoti di coloro che hanno perso l’ultimo conflitto mondiale.
Perseguitati e massacrati durante la guerra civile del 1945, chiusi in ghetto nel dopoguerra ed esclusi dalla politica come infetti per molti anni, coloro che non si sono arresi al pensiero dominante hanno sviluppato un complesso di inferiorità nei confronti degli avversari. Decine di militanti e simpatizzanti anticomunisti sono stati assassinati negli Anni di Piombo, migliaia di aggressioni ai loro danni sempre impunite, vite spezzate e famiglie distrutte. Una violenza folle ed ingiustificata che ha generato il senso di impotenza di chi non può difendersi, perché viene accusato di essere l’aggressore.
Insieme alla frustrazione per l’immunità dell’avversario, sempre protetto dalle autorità per i crimini che rimarranno regolarmente impuniti. Nonostante i partiti di Sinistra abbiano tradito gli ideali socialisti delle origini e si siano svenduti al grande capitale, incutono ancora un timore reverenziale. Le cronache riportano quotidianamente i fatti di corruzione e malaffare di cui sono responsabili esponenti progressisti, il loro asservimento alle multinazionali e agli interessi antinazionali. Sempre dalla parte dei potenti contro il loro popolo, pronti ad applicare leggi liberticide, tasse inique, nonostante siano nemici dichiarati della Patria spadroneggiano nel disinteresse generale. Sono impuniti per i reati di cui si macchiano, ma si ergono a giudici e condannano chi tenta di opporsi alle loro malefatte.1
Il controllo capillare dei media impone la loro versione dei fatti, l’egemonia culturale permette ogni sopruso possibile che verrà abilmente coperto e dissimulato. Poche voci coraggiose e libere si battono contro il conformismo imperante, molti invece subiscono le calunnie e le falsità, preda di una atavica paura dei persecutori progressisti. Ormai assuefatti al ruolo di capri espiatori nel quale si sono inconsciamente immedesimati, accettano di essere i reietti della società, i fuori legge della Storia, i mostri creati ad arte per essere perseguitati.
La demonizzazione provoca un sentimento d’angoscia che depotenzia la volontà di reazione e rende vulnerabili ai continui attacchi fisici e politici che vengono sopportati come ineluttabili. Non difendersi dalle calunnie e dalla puntuale deformazione della verità produce inevitabilmente nuove aggressioni, la distruzione dell’onorabilità e della credibilità di persone perbene.
Il caso da manuale di disinformazione perpetrato dal giornale online Fanpage nei confronti di esponenti del Centrodestra rappresenta un esempio di come i media progressisti distruggano scientemente la reputazione degli avversari politici. La “Lobby Nera” si è rivelata l’ennesima invenzione di bugiardi patologici volta a colpire vigliaccamente con la menzogna degli innocenti. Ad oggi non risulta nessuna denuncia per calunnia nei confronti degli infangatori di reputazioni, che continueranno imperterriti nella loro fraudolenta opera.
Il can can mediatico scatenato per la commemorazione funebre dei caduti di Acca Larentia è un altro caso emblematico di manipolazione della realtà per influenzare l’opinione pubblica. Una celebrazione silenziosa in ricordo di giovani martiri, senza alcuna violenza, è stata dipinta come un’adunata sediziosa volta a capovolgere l’ordine democratico. Il presunto scandalo è scatenato dal saluto romano, gesto cerimoniale che viene dall’antichità, al quale si vuole dare a tutti i costi un significato politico che non ha ai nostri giorni. Anche in questo caso, la diffamazione di giovani militanti che non hanno commesso nessun reato non ha avuto la reazione meritata da un attacco cosi vile.
Privi di idee e programmi, i sinistri non trovano meglio da fare che inventare colpi di Stato e golpe fascisti, per coprire la loro inettitudine e disonestà. Le false narrazioni con cui calunniano i militanti identitari purtroppo non vengono denunciate, permettendo la reiterazione dei reati di cui si macchiano costantemente. La sudditanza alla presunta superiorità morale di una classe politica corrotta provoca tanto danno quanto gli attacchi dei falsificatori della verità. Ribattere colpo su colpo alle fandonie progressiste ristabilendo il vero svolgimento dei fatti è il primo passo per riconquistare lo spazio politico dei Ribelli. Contro la menzogna l’arma vincente è il coraggio e l’onore di rappresentare una visione delle mondo che supera lo squallore dei tempi.