Prosegue, sulle colonne di identitario.org, la rubrica #percorsimilitanti, che passa in rassegna gli avamposti liberi, le esperienze comunitarie e le realtà che ancora – nonostante l’apatia montante e il diffuso fatalismo – edificano percorsi di lotta e vivono un’Idea. Oggi incontriamo Domus Turritana, lo spazio identitario sassarese…
Politica, cultura, ecologia, militanza. Formazione di Uomini. In quattro anni di vita, Domus Turritana ha saputo crescere vigorosamente, conquistandosi il suo spazio e diventando ormai una certezza in terra sassarese; la sua giovanissima storia, soltanto all’inizio, galoppando di speranza in speranza in vista di un meritatamente roseo avvenire.
Domus Turritana: perché questo nome?
“Domus”, ovviamente, perché Domus Turritana è la nostra casa, il nostro nido, il luogo dove la nostra lotta prende forma, attecchisce e fiorisce, giorno dopo giorno. L’aggettivo turritana – invece – ha origini ben più specifiche. Il riferimento è infatti alle colonie di Turris Libisionis, di epoca romana, dalle quali sorge Porto Torres, e che per diversi motivi si spostarono poi verso l’interno, generando Sassari, territorio, nella Sardegna medioevale, del giudicato – appunto – di Torres. In tal senso, turritano è per noi un sigillo d’onore, che indissolubilmente ci lega alla nostra città, alla sua storia, alla sua identità autentica e ancestrale, della quale siamo orgogliosamente fieri. Quanto al simbolo, a rappresentarci non potevamo che volere la Fiaccola, effige insostituibile dell’abnegazione e del sacrificio disinteressato di generazioni di militanti.
Citate la Fiaccola, alla quale tutti siamo legati: come riesce la sua Fiamma ad illuminare concretamente la direzione del vostro agire?
Siamo una Comunità militante giovane e ben salda, e lo affermiamo con gioia. Espressione dello Spazio Identitario Domus Turritana, il nostro è un sodalizio metapolitico dallo scopo ben preciso: la formazione di Uomini nuovi. Uomini, la cui azione è orientata da un’Idea verticale e spirituale dell’esistenza, e che vivono la militanza politica come una forma di ascesi. Uomini, che credono nel primato dello spirito sulla materia, della politica sull’economia, della giustizia sociale del dono e del sacrificio sull’egoismo e sull’interesse personale, dell’identità e della Tradizione sullo sradicamento, della comunità nazionale e popolare sull’individuo, della Patria sul mondialismo e sul cosmopolitismo. Uomini, insomma, uomini nuovi: questo è ciò che siamo, questo ciò a cui tendiamo.
Quali sono i punti cardine della vostra militanza?
La nostra Comunità si occupa di cultura, politica, ecologia, volontariato sociale, e molto altro. Organizziamo conferenze, dibattiti, manifestazioni di piazza, oltre a molteplici iniziative orientate alla difesa della Nazione, della città, del territorio, dei quartieri e della nostra realtà cittadina di appartenenza. Un’azione dinamica, precisa e determinata, che nella raccolta alimentare che ogni fine del mese – in collaborazione con un’associazione culturale del posto – effettuiamo per le famiglie sassaresi in difficoltà trova forse una delle sue migliori dimostrazioni. Essere esempio, del resto, non può prescindere dal servizio reso alla Polis, al di là di ogni schema ideologico.
Dove va Domus Turritana? Cosa ha in serbo per voi il futuro?
Le sfide future, ovviamente, spaziano dalla conquista delle scuole alla diffusione e al rilancio della cultura non conforme, passando – fin dove sarà possibile – per l’avanzata nelle istituzioni. Oltre ogni retorica, sentiamo di poterlo ribadire con forza: nessuna prova potrà mai scoraggiare il cuore di noi che crediamo. La nostra visione del mondo, semplicemente, non lo consente.
