“Avanti ragazzi di Buda”: i Quen Reborn reinterpretano l’epico inno della rivolta ungherese

Ott 23, 2023

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I Quen Reborn, novità di assoluto livello nel panorama musicale identitario, hanno fatto uscire un pezzo di ottima fattura: si tratta della reinterpretazione di “Avanti ragazzi di Buda”, storico inno anti-sovietico – già diffuso in versione rock dagli Aurora – che richiama l’epica rivolta dei patrioti ungheresi andata in scena nell’ottobre del 1956.

Dichiarano, i componenti del gruppo:

Abbiamo scelto di tornare al titolo originale, “Avanti ragazzi di Buda”, per ciò che rappresentava e può rappresentare ancora oggi. Quella esclamazione: “Avanti!”, che, oltre ad abbracciare un profondo senso di resilienza, risuona anche come un imperativo volto a preservare lo spirito degli eroi del ’56. In un’epoca in cui la narrazione della nostra storia e dei nostri valori è spesso distorta dalla dittatura del politicamente corretto, questa canzone va intesa come un rinnovato inno alla verità, alla determinazione e alla difesa delle nostre radici.Ovviamente, rimane invariata la celebrazione eroica e storica dei ragazzi ungheresi del 1956, così come rimane invariato e inequivocabile il fatto che questa canzone rappresenti – da decenni – migliaia di militanti identitari che si sono succeduti negli anni all’interno di vari movimenti. Per questo motivo, la copertina del singolo sintetizza e raffigura simbolicamente quattro generazioni di militanti: lo studente ungherese del ’56, un camerata degli anni ’70, uno skin degli anni ’80/’90 e infine il militante moderno.Infine, ci siamo permessi di aggiungere una strofa originale, nel nostro stile, per attualizzare la necessità di fare nostro lo “Spirito immortale di Budapest”, raccogliendo il testimone dell’anima immortale di quei ragazzi, come richiesto da Pongrátz Gergely, veterano della rivoluzione del ’56 durante un suo discorso nel 2003:Dovete essere voi a fare vostro quello spirito e quegli ideali per cui innumerevoli nostri camerati hanno dato la vita nel ’56. Dovete portarli avanti voi. Il futuro è vostro, a noi rimane solo il passato.Noi continueremo a “tramandare tutto”, nel nostro stile, a chi saprà ascoltarci e capirci: ai “primi del domani”.

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