Agoghé: il campo degli identitari (che non piace a Berizzi) è stato un successo

Ago 29, 2023

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La sesta edizione di Agoghé – andata di traverso al sempre ottimo Paolo Berizzi, che questa volta ha addirittura intervistato militanti inesistenti pur di creare una polemica che nessuno ha seguito – è stata un successo assoluto: non solo per i numeri straordinari, ma per la qualità degli ospiti e dei temi trattati. Dalla scuola alla politica nazionale, passando per l’attualità e per i grandi temi del retaggio identitario.

All’ombra della croce bretone – malgrado il cedimento etico di un’epoca che vorrebbe indirizzare i giovanissimi all’apatia programmata di un consumismo sciocco e al dogma progressista dell’ideologia del Medesimo – continuano a formarsi centinaia di militanti che hanno scelto di schierarsi a difesa dell’identità, in simbiosi con le proprie radici, per la riaffermazione di una visione del mondo organica e solare.

L’appuntamento nazionale di Azione Studentesca, svoltosi in tre giorni nella splendida cornice naturale del Lago di Garda, ha riproposto il classico schema del Campo giovanile: conferenze, escursioni, allenamenti, gruppi di studio e concerti. Un appuntamento di spessore, dove le Comunità militanti si radunano e vivono, anteponendo la comune appartenenza ideale ad ogni peloso tornaconto individuale: una palestra di vita, prima che un atto politico, dove l’essenzialità dello stile spartano si armonizza al sorriso di una gioventù libera, che ha scelto il coraggio quale metro e misura della propria azione. La rotta è tracciata: avanti, identitari!

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