Pagine Ribelli: il secondo Diario di Dominique Venner nell’anniversario del sacrificio

Mag 21, 2024

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Né la biografia né la bibliografia di Dominique Venner – per quanto ricche – sono sufficienti a dipingere un ritratto completo della sua straordinaria personalità: occorreva qualcosa che ci restituisse i suoi riferimenti ideali, che fotografasse la sua interiorità e il suo universo mentale, che ci dipingesse le figure della sua mitologia personale.

Il “Samurai d’Occidente” – cantore di un’Europa millenaria che non vuole arrendersi al fatalismo – era come una spada con due lame: il suo lavoro da una parte, la sua vita dall’altra. Entrambe, riportate alla loro coerenza originaria, esprimono una potenza solare ed ancestrale: è questo, tra gli altri, lo scopo delle “Pagine ribelli”. Il presente volume – che copre il periodo dal 1982 all’agosto 1991, in un continuo rimando agli anni giovanili – è solo il secondo di una lunga serie.

Ciò che arriva al lettore, del resto, è ben espresso da Jean-Yves Le Gallou nella Prefazione al testo:

“Dominique mi ha colpito per il suo stile, per il suo lato compassato e impervio, cioè a dire un’indole, un carattere sempre attento alla sua compostezza, al suo linguaggio, al suo rigore. Impervia anche la sua scrittura limpida e diretta. Impervia anche la profondità della sua riflessione storica. Impervia, anche, la sua etica di vita. Impervie le sue promesse. Impervia la sua morte”.

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