Le democrazie autoritarie, come si è dimostrata la nostra durante l’epidemia influenzale di Covid, così come le tirannidi, incutono volutamente la paura nei sudditi per tenerli in stato di soggezione. La paura è una reazione primaria comune a tutti gli esseri umani ed animali, con una indispensabile funzione di adattamento all’ambiente. La protezione naturale dal pericolo, la sopravvivenza o l’evitamento di eventi percepiti come negativi per l’equilibrio ed il benessere. La paura è un’arma potente di condizionamento operante, che provoca modificazioni del comportamento tramite rinforzi positivi o negativi.
Il premio o la punizione come risposta per indirizzare dove i Potere desidera, in forma sottile o brutale secondo i metodi utilizzati. Niccolò Machiavelli fondatore della moderna scienza politica consiglia al Principe, simbolo dell’autorità, l’uso della paura, secondo il motto attribuitogli “:..il fine giustifica i mezzi…”. Strategia cinica, priva di nobiltà, estranea al pensiero della Tradizione che ritiene sacro il rispetto delle regole e della parola data, ma sicuramente efficace.
I periodi terminali dei regimi finiscono inevitabilmente nei periodi del Terrore, la Rivoluzione Francese, quella dei Soviet ed il crepuscolo del capitalismo della sorveglianza. L’arma della della paura è da sempre prerogativa del Potere e difficilmente nella Storia si ricordano Governi preda del timore, che invece affigge cronicamente il Governo conservatore italiano. La paura del giudizio negativo dell’Opposizione, la peggiore della Storia italiana, ne condiziona pesantemente la strategia politica e le scelte. Un’Opposizione serva dei poteri finanziari, lontani dagli interessi del popolo, traditrice delle classi più povere, ma soprattutto priva di idee e programmi, intimorisce un Governo eletto dagli italiani.
Ministri che hanno difeso i confini nazionali sono a rischio di carcerazione, altri che hanno rilanciato la cultura identitaria e messo fine agli sprechi scandalosi della Sinistra, sono stati costretti a dimettersi per aver fatto il loro dovere. Governatori di Regione spinti a lasciare l’incarico per presunti illeciti mai dimostrati, giovani militanti spiati in riunioni private per esporli alla riprovazione dei media asserviti per un canto goliardico o un’opinione difforme dalla cultura dominante. Banchetti elettorali distrutti, militanti aggrediti, spazi per riunioni negati, conferenze vietate a intellettuali non servi del Pensiero unico, tutto senza la dovuta risposta politica. Leggi dello Stato disattese da magistrati politicizzati senza l’intervento sanzionatorio del Ministero della Giustizia, controllo totale della comunicazione senza una forte azione di controinformazione. Partiti da sempre coinvolti in scandali e ruberie fanno la morale e si ergono a giudici di chi canta fuori dal coro, senza vergogna e senza autorità. Governatori di Regione responsabili di morti ed ingenti danni dovuti alle alluvioni non vengono inquisiti, anzi sono premiati con l’elezione a cariche politiche di rilievo. Presidenti del Consiglio dei ministri autori di gravi violazioni della libertà personale dei cittadini con conseguenze distruttive sulla salute pubblica e l’economia continuano imperterriti nella loro sciagurata missione. Migliaia di morti innocenti impossibilitati ad accedere a cure efficaci, sostituite da Tachipirina e vigile attesa, per imporre pericolosi farmaci mai sperimentati, rimangono senza giustizia.
Così come tutte le persone danneggiate irreparabilmente, giovani, atleti resi definitivamente inabili non avranno alcun risarcimento, mentre i loro carnefici siedono tranquilli in Parlamento. Altri – egualmente pericolosi – imposti con basse manovre politiche e mai eletti dal popolo, hanno distrutto l’economia nazionale con le famigerate politiche di austerità che hanno affossato aziende e affamato famiglie, perseguono tranquillamente la loro opera contro gli interessi nazionali. Fino ad arrivare a colui che un emerito presidente della Repubblica definì “Vile affarista liquidatore dell’industria nazionale” per lo scandaloso affare del panfilo Britannia, che ha imposto il green pass facendo perdere migliaia di posti di lavoro.
Partiti che eleggono pregiudicati e responsabili di gravi reati insorgono perché un ministro onesto ha l’amante, quasi fosse una colpa contro il popolo. Politici progressisti che hanno volutamente distrutto la Sanità pubblica per bassi interessi economici, ora gridano allo scandalo per la tragica situazione da loro creata. Sindacati servi del grande capitale che invece di denunciare le malefatte dell’azienda automobilistica che ha prosperato sfruttando i soldi dei contribuenti e ora licenzia lasciando in miseria gli operai , si occupano di autonomia differenziata. Lo Stato che ha le pensioni ed salari più bassi d’Europa, tasse vergognose, servizi sociali da terzo mondo e il tragico record di morti sul lavoro, ha anche i sindacati più asserviti all’alta finanza. Una lunga serie di responsabili del disastro della Nazione più bella del mondo, che potrebbe vivere nell’abbondanza ed invece langue con sei milioni di poveri assoluti, sono regolarmente impuniti e perseguono i loro scopi fraudolenti e criminosi.
I responsabili delle nefandezze nazionali devono decadere dalle cariche pubbliche, i partiti che eleggono pregiudicati messi fuori legge, i magistrati che non rispettano la Legge sospesi dalle loro funzioni. Dopo anni di persecuzioni contro le forze identitarie, è tempo di ristabilire la Giustizia, smascherando i responsabili del tracollo della Nazione. Liberarsi della paura, della dittatura della superiorità morale progressista, delle bugie di politici ipocriti e corrotti è un’esigenza ormai improrogabile. I nemici del popolo italiano vanno smascherati con coraggio: nessuna connivenza con i sabotatori della Nazione, nessuno sconto ai distruttori dello Stato Sociale. La fiducia degli elettori ed il sostegno popolare si guadagnano applicando la giustizia senza sconti e favoritismi ai nemici degli italiani. La libertà e l’indipendenza fioriscono nel coraggio non nel ricatto della paura.