In un momento in cui le questioni dell’identità europea e del rinnovamento culturale non sono mai state così urgenti, “Definizioni” di Giorgio Locchi emerge per la prima volta in lingua inglese come una profonda meditazione su come le civiltà mantengano la loro vitalità pur evolvendo nel tempo. Questa raccolta di saggi, che spazia dall’analisi delle origini indoeuropee al ciclo dell’Anello di Wagner, offre molto di più di un discorso accademico: presenta un quadro sofisticato per comprendere come le culture possano rimanere profondamente radicate e al contempo protese verso il futuro.
Definizioni di Giorgio Locchi è una raccolta completa di saggi che delineano una sofisticata visione filosofica e culturale dell’identità e del rinnovamento europeo. Locchi non era noto per l’enorme quantità di opere. Tuttavia, la qualità dei suoi scritti è ineguagliabile. Locchi è stato una delle figure più influenti della Nuova Destra europea – addirittura considerato da Guillaume Faye come una delle principali influenze sul suo pensiero. Questa raccolta riunisce alcuni degli scritti più importanti di Locchi su temi che vanno dall’identità indoeuropea all’antropologia strutturale, da Wagner a Nietzsche.
Il libro è organizzato in tre sezioni principali – “Destino”, “Radici” e “Figure” – ognuna delle quali esplora diversi aspetti del patrimonio culturale e filosofico europeo. Ciò che rende questa raccolta particolarmente preziosa è il modo in cui intreccia molteplici tradizioni intellettuali mantenendo una visione coerente.
Uno dei temi centrali del libro è il concetto di tempo storico e il modo in cui esso plasma l’identità culturale. Locchi presenta una comprensione sofisticata della storia che va oltre la semplice progressione lineare. Come spiega in “Storia e destino”:
Per Storia intendiamo il modo di divenire proprio dell’uomo in quanto tale (e solo dell’uomo). Solo l’uomo si sviluppa storicamente. Pertanto, porsi la domanda sul senso della storia, cioè sul suo scopo e significato, significa chiedersi se l’uomo stesso, che è nella storia e che (volente o nolente) fa la storia, abbia un senso.
Questa concezione della storia come fondamentalmente umana e creatrice di senso si contrappone alle concezioni puramente cicliche e puramente lineari del tempo. Locchi sviluppa quella che definisce una concezione “sferica” della storia, in cui passato, presente e futuro esistono in una relazione dinamica.
Particolarmente degna di nota è la trattazione dell’identità indoeuropea. Piuttosto che affrontarla come un fatto meramente storico o archeologico, Locchi la vede come un’eredità culturale viva che può informare l’autocomprensione europea contemporanea. Come scrive:
Il fatto indoeuropeo entra nella storia e diventa storicamente attivo solo una volta “scoperto”, cioè nel momento in cui una coscienza umana, legata a una peculiare prospettiva “epocale” – la nostra coscienza e la nostra prospettiva – lo ricostruisce come passato del proprio presente.
Questa prospettiva permette a Locchi di evitare sia un ingenuo romanticismo sul passato sia un modernismo sprezzante. Al contrario, presenta l’eredità culturale come qualcosa che deve essere attivamente interpretato e rinnovato.
Una delle sezioni più interessanti del libro riguarda il mito e la comunità. Locchi sostiene che il mito non è semplicemente una narrazione primitiva, ma piuttosto un modo fondamentale in cui le comunità organizzano la comprensione di sé stesse e del proprio posto nel mondo. Scrive Locchi:
Il mito, per come lo intendo io, entra nella storia per creare sé stesso, creando e organizzando i propri elementi. Il mito è quella forza storica che anima una comunità, la organizza, la lancia verso il suo destino.
Questa concezione del mito porta a un’analisi sofisticata di come le comunità mantengano la loro coerenza, pur evolvendo nel tempo. Piuttosto che vedere la tradizione come una mera conservazione, Locchi la presenta come una forza attiva di rinnovamento culturale.
L’analisi del ciclo dell’Anello di Wagner dimostra come Locchi applichi il suo quadro teorico a opere culturali specifiche, in particolare a quelle di Richard Wagner. La sua lettura va oltre la semplice interpretazione per mostrare come l’opera di Wagner rappresenti una fondamentale rivisitazione delle tradizioni mitiche europee per l’età moderna. L’analisi dettagliata rivela come le opere artistiche possano fungere da veicoli per l’autocomprensione e il rinnovamento culturale.
Uno dei contributi più preziosi del libro è la discussione sulla tecnologia e sulla modernità. Piuttosto che rifiutare o abbracciare acriticamente il progresso tecnologico, Locchi presenta una visione sfumata di come le società possano mantenere la loro integrità culturale mentre si impegnano con il cambiamento tecnologico. Ciò emerge in particolare nella discussione di L’uomo e la tecnica di Spengler.
La sezione finale del libro, che tratta di varie figure intellettuali, mostra come le idee di Locchi si colleghino a tradizioni più ampie del pensiero europeo. La sua trattazione di Nietzsche è particolarmente perspicace e mostra come le idee nietzschiane possano essere comprese in un quadro più ampio di rinnovamento culturale.
Il saggio conclusivo del libro, “L’Europa non è un’eredità ma una missione futura”, racchiude molti dei suoi temi chiave. Locchi sostiene che l’identità europea non può essere intesa semplicemente come conservazione del passato, ma deve essere orientata verso il futuro:
Se vogliamo parlare di Europa, fare progetti per l’Europa, dobbiamo pensare all’Europa come a qualcosa che non è mai stato: qualcosa il cui significato e la cui identità sono ancora da inventare. L’Europa non è mai stata e non potrà mai essere una “patria”, una “terra dei nostri padri”; non potrà mai essere pianificata, progettata, se non, per dirla con Nietzsche, come “terra dei nostri figli”.
Questa prospettiva lungimirante, fondata su una profonda comprensione delle tradizioni culturali e filosofiche, rende Definizioni un contributo prezioso alle discussioni sull’identità europea e sul rinnovamento culturale. La più grande forza di Locchi sta nella sua capacità di combinare una profonda comprensione scientifica con una visione di rinnovamento culturale che va oltre il semplice conservatorismo e il progressismo senza radici. Locchi è molto denso e complesso, ma sarete ricompensati con una comprensione ricca e sfumata di come le culture mantengono la loro vitalità evolvendosi nel tempo.
Definizioni è un’opera importante per chiunque sia interessato a questioni di identità culturale, comprensione storica e possibilità di un significativo rinnovamento culturale nel mondo moderno. La sua combinazione di profondità filosofica e consapevolezza culturale la rende una risorsa preziosa per riflettere su alcune delle questioni più urgenti che la società europea si trova ad affrontare oggi.
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Articolo originale di Alexander Raynor:
https://www.arktosjournal.com/p/definitions-a-vision-for-european-identity-and-renewal
Traduzione di Costantino Ceoldo