Dal carcere al seggio al Parlamento Europeo. La sinistra più indecente di sempre ce l’ha fatta a catapultare Ilaria Salis dalle galere magiare al seggio parlamentare. Un’operazione squallida congegnata dal duo Bonelli-Fratoianni, quella ” Alleanza verdi e sinistra”, succursale del PD, che ha sfruttato il caso Salis per raccogliere voti dalla galassia antagonista dei centri sociali. Trasformarsi da imputata, con decine di reati a carico, ma anche morosa per 90mila Euro di fitti non pagati, ad Europarlamentare nel giro di una notte. Peggio di un luogo comune. “Sabato in barca a vela e lunedì al Leoncavallo”, cantavano gli Afterhours. Da amica della Hammer Band a rivoluzionaria da salotto è un attimo.
Ilaria Salis grazie ad un’operazione mediatica congegnata da tutti i media liberal-progressisti passa da una possibile condanna a 20 anni di carcere, direttamente all’incasso come parlamentare europea e riesce ad evitare un processo per reati gravissimi. La nostra maestrina – dopo aver piagnucolato per mesi lamentandosi delle condizioni carcerarie Ungheresi, grazie all’operato del nostro governo e nello specifico del MdE Tajani – è riuscita ad ottenere prima gli arresti domiciliari e poi una elezione come eurodeputato europeo nelle liste di “Alleanza verdi e Sinistra” che le frutteranno oltre 3 milioni di Euro in cinque anni, più euro-pensione ovviamente. Sarà contento papà Salis, ex-orbaniano, che non ha detto nemmeno grazie al nostro governo per l’impegno assunto per scagionare la figlia da un processo che doveva portarla giustamente alla sbarra. Figurarsi, papà Roberto ha rincarato la dose, ben capendo che non bisognava lasciare la presa e battere il ferro delle fandonie ed accuse gratuite al Governo Meloni finché era caldo, per ottenere di più, e quel di più è arrivato.
Si nasce incendiari e si muore pompieri. Ilaria Salis è lo stereotipo del militante di sinistra che si spoglia degli abiti finto-rivoluzionari per intrupparsi nei ranghi del sistema. Dal look sciattone a quello istituzionale degli scranni di Bruxelles. Non conoscono un briciolo di dignità e passano nelle istituzioni di quel sistema che loro vaneggiano di combattere con una superficialità cognitiva che altro non è che opportunismo. “Di fronte all’avanzamento delle destre e dei fascisti è necessario fare opposizione nel Parlamento Europeo”, speronare motovedette della Guardia di Finanza e fare soldi col traffico dei migranti non è più sufficiente, come tuona quell’altra figlia di papà di Karola Rackete, che frigna in un video perché “Die Linke” frana e a sto giro non ce la fa ad emulare quella miracolata della Salis.
Diciamo grazie anche agli astenuti se ci ritroviamo Ilaria Salis nell’europarlamento. Come ricorda Stelio Fergola su Primato Nazionale, seppur FdI straccia tutti con il 29% delle preferenze, il PD ottiene un risultato comunque importante col 24%, e Avs col 6. Voterebbero pure Totò Riina pur di fermare le Destre, figurarsi se si fermano davanti ad una leader che sbaglia i congiuntivi e non ne azzecca una nemmeno per sbaglio, o ad una appartenente alla banda del martello.
In queste elezioni l’astensionismo l’ha fatta da padrone, ed anche se I governi progressisti sono in caduta verticale di consensi, va sottolineato che la maggioranza degli astenuti rientrano tra l’elettorato che antropologicamente possiamo designare come di destra.
Se oggi quindi ci ritroviamo personaggi impresentabili come Ilaria Salis seduta tra i banchi del parlamento di Bruxelles, è non solo grazie al ruolo sempre determinante dei media della sinistra di potere, che con una campagna informativa grottesca hanno completamente falsato i contorni del caso Salis, passata ad essere da imputata a vittima del regime orbaniano; ma anche dal fenomeno dell’astensionismo che caratterizza l’elettore di destra.
È la mancanza di scrupolo di tale elettore, e la falsa convinzione di poter delegittimare il sistema non andando a votare, che ha permesso a Ilaria Salis di evitare un processo dalle accuse per lesioni gravissime e trovarsela con un posto da stipendiata d’oro. È colpa anche di questo tipo di elettore se Ilaria Salis adesso se la ride e festeggia. Infine una tirata di orecchie andrebbe fatta anche al Governo Meloni, che dopo essersi prodigato eccessivamente per la maestrina, non avendo ricevuto nemmeno un grazie, se la ritroverà come avversario politico nelle sedi dell’Europarlamento, segno che Lei e molti elettori di destra, non imparano mai la lezione e non comprendono che con lo squallore e la meschinità di questa sinistra non esiste compromesso. Intelligenti pauca.