Atti del XI Convegno dell’Institut Iliade del 6 aprile 2024
Esiste un modo per invertire il declino politico, demografico e spirituale degli europei? È ancora possibile affermare un immaginario europeo che attinga alle radici e sia proiettato in avanti? Possiamo considerarci rifondatori, anziché limitarci ad essere custodi? L’Institut Iliade – nel suo undicesimo convegno annuale – ha tracciato le linee di vetta per “L’Europa dei nostri figli”: una ricca serie di interventi – profondi e accessibili al tempo stesso – per tornare a parlare di eredità da vivificare, di retaggi da incarnare, di scelte da compiere e di volontà da costruire.
Lungi dall’essere una mera “espressione geografica” o una vuota burocrazia, l’Europa ha il dovere di ripensarsi potenza e di ribadirsi Civiltà: essa non necessita di un forbito epitaffio, ma di un progetto vitale; non può essere imbalsamata, perché deve ancora scrivere le sue migliori pagine di storia; non è soltanto la “terra dei padri”, ma è anzitutto il futuro dei nostri figli.
Contro ogni oblio, malgrado ogni falsificazione e oltre ogni vuoto conservatorismo, abbiamo il dovere di compiere il nostro destino: “il programma del nostro avvenire è scritto dagli eroi ancestrali che ci siamo scelti”.