Il basso afflusso alle urne ed una impennata delle destre sono i dati più importanti di queste elezioni Europee.
In Italia, la sinistra riesce ad ottenere il 24% con il PD ed il 6% di Avs. Un risultato inspiegabile con la chiave della razionalità politica, ma solo con il dato che l’elettorato progressista o sedicente tale, voterebbe anche il peggiore boss della mafia foggiana pur di andare contro le destre. Ogni riforma, anche la più giusta (riforme costituzionali: premierato e magistratura), vengono viste come un attentato alla democrazia e si grida ad un “Fascismo” che è l’ultima “card” di questi falliti che si sono venduti anima e carne al liberismo economico e rappresentano il ceto socio-politico più venefico del nostro Paese. Un ostruzionismo codino e un pò cialtrone, che sotto la coltre della difesa del Dettato Costituzionale, mira a difendere quelle rendite di posizione e quel “potere profondo” che la sinistra occupa “manu militari” e che inficia l’operato sostanziale di ogni governo di segno opposto.

In un articolo su Identitario, segnalavo come l’antifascismo non sia affatto un’ideologia cui a nessuno frega più nulla (Adriano Scianca), ma che riesce a mobilitare l’elettore medio di sinistra abituato a non pensare e pronto a votare la qualunque pur di ostacolare le destre. Del resto i numeri delle sinistre che hanno schierato le “front woman” più imbarazzanti di sempre, confermano il teorema della vitalità dell’antifascismo. L’elezione a furor di centri sociali di una indagata per reati gravissimi è stata la prova lapalissiana che questa gente non conosce vergogna.
E ritorniamo all’astensionismo che è qualcosa che riguarda l’elettore di destra, troppo esigente, idealista, disilluso o semplicemente insoddisfatto delle proposte di partiti come Lega e FdI. Tale elettore pensa scioccamente non andando a votare, di poter infliggere un torto a “ex camerati” o a personaggi che hanno tradito “la causa” e via elencando, ma per mancanza di pelo sullo stomaco, porta poi a ritrovarsi Ilaria Salis come stipendiata d’oro a Strasburgo e Bruxelles. L’amica di quelli che sognano di farci fare la fine di Sergio Ramelli in preda al suo becero delirio rosso.
Come ricordava Stenio Solinas in un dei suo eleganti articoli, al militante di sinistra manca il codice della “cavalleria”, onde per cui vota “in blocco”, sempre e comunque pur di vederci “ritornare nelle fogne”. Pensavo che l’unica attitudine che i sinistri hanno conservato dall’eredità sovietica, è l’abitudine a mentire e controvertire la realtà e anche i propri “valori”, per ragioni di mera convenienza personale. Contro l’avversario, anzi il nemico, scordatevi un’etica da “Duellanti” di Ridley Scott: in un duello vi colpirebbero a tradimento come vi girate di schiena. O vi spaccherebbero la testa come la Hammer Band, perché sono “dalla parte giusta della storia”.
Tutto questo per dire che oltre ad essere sangue e merda come ripeteva Rino Formica, la politica è “l’arte del possibile” e si vota per il meno peggio. Vorremmo tutti la fine della Guerra Russo-ucriana, porre fine alle follie Green ed ai diktat contabili dell’UE, per riformarla radicalmente ecc, e chi scrive è il primo a tirare le orecchie a questo Governo, non ultimo per come si è speso nel caso Salis, o di avere maggiore assertività nell’Alleanza Atlantica ed evitare certe uscite sperticate di sostegno al Joker di Kiev. Ma non dubito nemmeno un istante che una persona come il Generale Vannacci sia infinitamente preferibile a molti personaggi, che anche a destra, siedono nei banchi delle istituzioni nazionali ed europee, figuriamoci Ilaria Salis.
Per cui, per concludere con uno sguardo finale agli equilibri del dopo elezioni europee, è indubbio che le vincitrici siano le Destre nei tre paesi più importanti del continente. AfD e RN doppiano sia Sholtz che Macron, che adesso sono costretti a rivedere gli equilibri degli esecutivi interni. In Francia è già successo un mezzo terremoto con Macron che con le nuove elezioni del 30 giugno spera di fregare la Le Pen. Staremo a vedere. Forse le cose non cambieranno nel brevissimo periodo, ma intanto dei pesanti colpi alla sinistra di potere Europea sono stati assestati, e questo grazie a chi è andato a votare.